Andamento dei veicoli plug-in in Europa

Risultati di vendita dei veicoli plug-in in Europa nel primo semestre del 2018.

Nella prima metà del 2018 le vendite dei veicoli plug-in (ricaricabili da presa di corrente) hanno raggiunto le 195.000 unità, con un aumento del 42% rispetto allo stesso periodo del 2017. Questi numeri includono tutti i veicoli elettrici a batteria (BEV) e ibridi plug-in (PHEV) d’Europa, sia autovetture che veicoli commerciali leggeri. La quota di mercato dei veicoli plug-in ha raggiunto in Europa il 2,2% nel mese di giugno e il 2% nel primo semestre. La tendenza registrata finora prefigura un ulteriore aumento di circa il 40% nel resto dell’anno. Il 51% delle vendite di plug-in è costituito da veicoli totalmente elettrici (BEV) e il resto da ibridi plug-in (PHEV). Nel periodo in esame sono stati venduti solo 87 veicoli fuel-cell, in aumento rispetto ai 66 dell’anno precedente.

Il mercato tedesco è quello che apporta il contributo di crescita maggiore in termini di volumi. Anche se i tassi di crescita non raggiungono il 100% come l’anno scorso, il 52% di quest’anno – grazie alle dimensioni del mercato tedesco – ha fatto aumentare fortemente i volumi. La Norvegia rimane il principale mercato europeo per i plug-in, con un’impressionante quota del 37% nelle vendite di quest’anno. Considerando solo le autovetture, nel primo semestre del 2018 la percentuale è pari al 46,5%. Un buon esempio di ciò che è possibile ottenere grazie all’abbattimento delle tasse di circolazione, a costi di esercizio molto contenuti e ad una infrastruttura di ricarica ben sviluppata.

Tutti i paesi europei hanno registrato una crescita nel primo semestre del 2018, molti dei quali superiore al 100%, anche se i volumi sono ancora contenuti. Per l’intero 2018 si prevede la consegna di 430.000 plug-in in Europa e una quota di mercato del 2,35%. Il parco europeo dei veicoli plug-in è attualmente di oltre 1 milione di unità e si prevede che raggiungerà 1.350.000 unità alla fine dell’anno.

Vendite veicoli plug-in

Veicoli plug-in – Quest’anno la crescita è ovunque

La Norvegia è ancora in testa alla classifica dei paesi europei. Sono stati consegnati 36.500 plug-in a giugno e a fine 2018 si potrebbe arrivare a 84.000 vendite, corrispondente ad una quota del 45% del mercato norvegese delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri. Le vendite in Germania, tuttavia, crescono più rapidamente ed è facile prevedere che la Germania assumerà un ruolo “guida” a livello europeo con 88.500 immatricolazioni entro la fine del 2018.

Tutti i mercati europei hanno registrato una crescita nella prima metà del 2018, anche se con ritmi differenti. Le vendite dei plug-in nei Paesi Bassi e in Danimarca hanno registrato un rapido aumento, dopo anni di perdite di volumi a causa di regimi d’incentivazione sfavorevoli. Francia e Regno Unito continuano ad aumentare moderatamente in quanto i loro Costruttori nazionali (PSA, Ford, Vauxhall) hanno offerte non proprio convincenti nel settore. Il Belgio ha ridotto gli incentivi a favore dei PHEV di lusso e le vendite sono aumentate solo del 4%. Tutti gli altri hanno una crescita a due o tre cifre durante il periodo, anche se su basi più piccole.

In totale, le vendite di plug-in in Europa sono aumentate del 42% rispetto al primo semestre del 2017. Nel primo trimestre sono aumentate del 40%, nel secondo del 45%. Un ostacolo alla forte crescita nel 2° semestre è costituito dai limiti di produzione dei veicoli. I dati di EV-Volumes indicano una media di 4 giorni per la consegna dei veicoli in magazzino e di 2 mesi per quelli ordinati. I modelli con più di 10.000 ordini non evasi sono Hyundai Kona EV, VW e-Golf, Jaguar i-Pace, Nissan Leaf e ovviamente Tesla Model 3, tutti BEV.

Vendite veicoli plug-in

Veicoli plug-in – Paesi nordici all’avanguardia nella loro adozione

Il grafico che segue mostra la quota complessiva di plug-in in ciascun paese e la ripartizione tra BEV e PHEV.

Ad eccezione della Danimarca, dove il mercato è stato “confuso” da incomprensibili piani di tassazione delle auto green, i paesi nordici sono all’avanguardia nell’adozione dei veicoli elettrici. La quota di plug-in in Norvegia è, come di consueto, fuori dal grafico con il 37% su base annua. I veicoli elettrici hanno una lunga tradizione in Norvegia e la loro consapevolezza si è affermata con anni di anticipo rispetto agli altri paesi. Grazie a incentivi chiari e stabili (sotto forma di generosi risparmi su tasse e pedaggi), i veicoli elettrici sono diventati la scelta “intelligente” per il trasporto leggero, nonostante le lunghe distanze e il clima non favorevole. Anche l’elettricità a basso costo, prodotta al 99% da centrali idroelettriche, è d’aiuto. L’Islanda si trova in una posizione analoga.

La combinazione di BEV e PHEV varia notevolmente da un mercato all’altro, a seconda dei sistemi nazionali d’incentivazione. I PHEV hanno conquistato una quota maggiore rispetto al 2017, grazie al crescente numero di modelli di PHEV offerti dalle case tedesche. Nel 2018, il 51% delle vendite di plug-in in Europa ha riguardato veicoli totalmente elettrici.

I PHEV sono i principali responsabili delle elevate quote di plug-in in Islanda, Svezia e Finlandia. Si può prevedere che i futuri sistemi d’incentivazione ridurranno il sostegno ai PHEV a favore di quelli per i veicoli 100% elettrici. Un esempio è l’introduzione in Svezia, a partire dal 1° di luglio, di un sistema di tassazione dei veicoli più severo, il cosiddetto “bonus-malus”. Nelle registrazioni di luglio, è stato registrato uno “spostamento” del 10% a favore dei BEV.

Vendite veicoli plug-in

[Fonte: EV-volumes.com]

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