ZEV Alliance: ogni nuova auto sarà ad emissioni zero entro il 2050

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ZEV Alliance

Mentre è in corso la conferenza globale sui cambiamenti climatici a Parigi, un gruppo di governi locali e nazionali sta pianificando drastiche riduzioni alle emissioni dei veicoli entro i prossimi 35 anni. Di seguito si riporta un estratto del documento: “Alleanza internazionale – Obiettivi da raggiungere affinché tutte le nuove automobili siano a zero emissioni entro il 2050“.

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Parigi (Francia), 3 dicembre 2015 –  Tredici governi nordamericani ed europei hanno annunciato quest’oggi che si impegneranno a rendere, nelle rispettive giurisdizioni, tutti i nuovi veicoli per il trasporto di passeggeri ad emissioni zero (ZEV) entro e non oltre il 2050. Il raggiungimento di questo obiettivo accelererà la transizione globale verso i ZEV e potrà ridurre l’impatto del settore dei trasporti sul clima di oltre 1 miliardo di tonnellate di emissioni di anidride carbonica all’anno entro il 2050, riducendo nel contempo le emissioni dei veicoli a livello mondiale di circa il 40%.

I governi che partecipano alla “Allenza Internazionale per i ZEV” sono Germania, Paesi Bassi, Norvegia e Regno Unito in Europa; California, Connecticut, Maryland, Massachusetts, New York, Oregon, Rhode Island e Vermont negli Stati Uniti; e Québec in Canada. La ZEV Alliance ha fatto questo annuncio durante la COP21 per evidenziare come i ZEV costituiscano una strategia chiave per risolvere la crisi climatica e per incoraggiare ulteriori investimenti nelle tecnologie legate al mondo dei veicoli a zero emissioni. I ZEV in uso oggi sono i veicoli elettrici a batteria, gli ibridi plug-in e i veicoli con celle a combustibile.

I membri della ZEV Alliance sono impegnati ad accelerare la transizione globale verso i veicoli a zero emissioni. L’adozione su larga scala dei veicoli a propulsione elettrica, di concerto con la distribuzione di energia pulita, è essenziale per limitare gli impatti sul cambiamento climatico, come l’innalzamento del livello dei mari e l’intensificarsi di condizioni climatiche estreme, per porre fine alla dipendenza dal petrolio, per migliorare la qualità dell’aria, e per sviluppare un’economia a basse emissioni di carbonio. I veicoli a zero emissioni offrono ai consumatori una moltitudine di altri benefici come il miglioramento delle prestazioni e la riduzione dei costi di rifornimento e manutenzione.

ZEV

I partecipanti alla ZEV Alliance rappresentano circa la metà delle vendite di veicoli elettrici in tutto il mondo. “Questi governi stanno aprendo la strada ad una rapida adozione dei veicoli elettrici offrendo un mix di incentivi finanziari e non finanziari, interventi a favore della diffusione dei veicoli elettrici, campagne di sensibilizzazione dei consumatori e installazioni di infrastrutture di ricarica” ha detto Nic Lutsey, il direttore del Council on Clean Transportation (ICCT), che funge anche da segretariato dell’Alleanza. Pochi giorni fa l’ICCT ha pubblicato un documento di lavoro, intitolato “Potenziale di mitigazione dei cambiamenti climatici globali derivante dalla transizione ai veicoli elettrici”, che quantifica i benefici sui gas serra legati ad una crescente adozione dei ZEV.

Oltre a supportare l’adozione dei ZEV con politiche innovative e investimenti all’interno delle proprie giurisdizioni, i membri dell’Alleanza stanno collaborando per espandere il mercato globale dei veicoli a zero emissioni e stanno incoraggiando anche altri governi a stabilire obiettivi ambiziosi in fatto di ZEV e politiche volte a promuovere la diffusione dei veicoli a trazione elettrica.

Per ulteriori informazioni, vi invitiamo a visitare il sito web The International Zero-Emission Vehicle Alliance.

 

» La nostra politica…

E l’Italia cosa fa? Nulla! Il nostro Governo non mostra alcun interesse nei confronti di iniziative come queste volte. Anzi, sembra andare in direzione diametralmente opposta…

Un esempio lampante è rappresentato dalla recente bocciatura, da parte della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, degli emendamenti della Regione Abruzzo, che ripristinavano il limite delle 12 miglia per le trivellazioni petrolifere nei tratti marini prospicienti i parchi e le riserve naturali. Una scelta a favore delle grandi multinazionali (e incurante della volontà di migliaia di cittadini) che “rilancia” di fatto la politica energetica incentrata sui combustibili fossili.

trivellazioni petrolifere

🙁

 

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