John Elkann vende Stellantis alla Cina? L’indiscrezione semina il panico nel mondo dei motori, ecco cosa sta succedendo.
L’industria dei motori cinese sta conquistando una quota di mercato sempre maggiore nel mercato europeo. Le aziende che arrivano da Pechino sono ormai diffusissime anche nel vecchio continente, e non è difficile capire il perché: da un lato, i bassi costi di produzione nella loro patria consentono alle aziende nate all’ombra della Grande Muraglia di proporre listini estremamente favorevoli, e prezzi irraggiungibili per le rivali europee che devono far fronte a maggiori costi e meno aiuti da parte degli stati. Dall’altro lato, il colpevole ritardo delle grandi aziende europee nell’investire nelle nuove tecnologie (dall’elettrico all’IA), hanno permesso alle aziende cinesi di inserirsi e di diventare dei veri colossi nel settore, facendo un enorme balzo in avanti anche dal punto di vista della qualità.
Il risultato, come detto, è un momento di grande difficoltà per i colossi europei, tra cui anche Stellantis. Il gruppo ha vissuto un 2024 particolarmente complicato dal punto di vista delle vendite, e in questo 2025 punta a gettare le basi per tornare ai numeri del passato. Lo scenario futuro, però, potrebbe essere ben diverso, almeno nell’ipotesi dipinta da Carlos Tavares, ex amministratore delegato di Stellantis
Carlos Tavares è tornato a parlare ai microfoni del settimanale francese Le Point a mesi di distanza dal suo addio a Stellantis. Sul finire del 2024 era stato annunciato il cambio al vertice del gruppo. La scelta, dopo mesi di consultazioni, è ricaduta su Antonio Filosa, ma adesso è di nuovo l’ex ad di Stellantis a riprendersi la scena con dichiarazioni che hanno fatto discutere. Il manager portoghese ha ovviamente parlato del suo licenziamento e della sua vita attuale, ma sono soprattutto le sue parole sul futuro di Stellantis e sull’industria europea ad avere allarmato.
Tavares è stato tra i principali artefici dell’apertura di Stellantis alla Cina, con l’arrivo di Leapmotor nell’universo del gruppo. Proprio a riguardo dell’azienda e al futuro ha detto: “I cinesi produrranno in Europa, con costi europei, e a quel punto sarà l’industria europea a diventare cinese”. E su Stellantis ha profetizzato: “Se dovesse fallire, potrebbero persino ricomprarla”. Parole che mettono in luce la forza dell’idustria cinese ma che certamente non rassicurano nell’ottica dell’automotive europeo.
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