L’Alfa Romeo può “riportare in vita” un modello iconico: un nome che manda i puristi in estasi, ecco come potrebbe essere
L’Alfa Romeo non è un semplice marchio di automobili e definirla tale è semplicemente riduttivo. Non ditelo ai puristi del marchio del Biscione che considerano l’Alfa più di un’auto. D’altronde incarna dentro di sé lo spirito più duro e puro del racing, della potenza, della velocità.
Se infatti la Ferrari è il simbolo per eccellenza dell’alta velocità, l’Alfa Romeo quasi per tutte le tasche racchiude in sé similitudini con il Cavallino Rampante per quanto riguarda motori e stile di guida. Senza voler paragonare le due vetture – anche perché sarebbe impossibile – il Biscione con i suoi motori non teme alcuna rivale.
Al momento l’Alfa ha la Giulia a listino, la berlina che non teme confronti con le competitor tedesche nel suo settore, sia dal punto di vista degli interni e quindi dell’estetica che del motore. E poi ha puntato tutto sui Suv: dalla Junior, l’entry level del marchio nonché ultimo arrivato, passando per la Tonale fino allo Stelvio, il primo realizzato dalla casa, auto dalle grandi dimensioni.
Una novità, però, potrebbe arrivare molto presto. L’Alfa Romeo sta infatti ipotizzando di introdurre sul mercato un nuovo modello ma con un modello iconico, che sicuramente farà sobbalzare chi è un purista al 100% del marchio. Avete già capito? Nel caso, ve lo sveliamo noi.
Si tratta della Nuova Alfetta in grado di scaldare il cuore dei più affezionati al Biscione. Senza dubbio si tratta della berlina più iconica dell’Alfa e va da sé come ogni tipo di rumors ma anche render circa la rinascita di questo modello non possa non attirare tutta l’attenzione possibile.
Ma quale sarà il destino della Nuova Alfetta? Si parla di una compatta che dovrebbe nascere sulla piattaforma STLA Small del Gruppo Stellantis: un’auto da circa 4,3 metri di lunghezza che potrebbe nascere a Pomigliano, in sinergia con la Lancia per una razionalizzazione produttiva ad oggi fondamentale.
Una soluzione che però non piace decisamente ai puristi, in questo modo divisi: da un lato un modello che non piace affatto, considerata soprattutto l’antenata ma dall’altro anche il ritorno sul mercato di un nome a cui la storia dell’Alfa è legata. La seconda ipotesi è però quella che più raccoglie entusiasmo.
La realizzazione di una berlina di lusso in grado di simboleggiare eleganza, innovazione tecnica e sportività, i tre caratteri distintivi del marchio. E la proposta di Mirko Del Prete va proprio in questa direzione: da qui il render di una vettura di quasi cinque metri di lunghezza in grado di fare la voce grossa con le competitor tedesche del segmento E.
Un’auto che incarna il made in Italy ed uno stile inconfondibile puntando anche su tecnologia di ultima generazione e prestazioni. Difficile, però, che possa vedere la luce, almeno stando ai piani Stellantis per Alfa Romeo: l’idea del brand è chiara. Per il Biscione si prospetta un futuro fatto di Suv e crossover, con le berline sempre più marginali.
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