Melandri vuota il sacco su Stoner: cosa succedeva tra lui e la Ducati

Marco Melandri ha raccontato un aneddoto curioso sul suo ex compagno di squadra in Ducati. Ecco come andavano le cose con Casey Stoner.

La MotoGP del passato, quello in cui Valentino Rossi era il padrone incontrastato, aveva messo in ombra diversi talenti italiani. Max Biaggi e Loris Capirossi avrebbero potuto avere molte più chance di vittoria senza il Dottore e lo stesso si può dire di Marco Melandri. Il ravennate non è mai stato un pilota continuo, ma di talento ne aveva da vendere.

Il racconto di Melandri su Stoner
Melandri su Stoner (Ansa) Gruppoacquistoauto.it

Ribattezzato nel Paddock Macio, è stato campione del mondo della classe 250 nel 2002 e primatista italiano di vittorie nel Campionato mondiale Superbike, con 22 successi. Cominciò a familiarizzare con la velocità in sella a BMX all’età di 5 anni, affrontando anche prove di Coppa del Mondo. A 8 anni transitò alle minimoto con le quali nel 1992 e nel 1994 divenne campione italiano. Scoperto da Loris Reggiani, nel 1996, si aggiudicò la Coppa Honda. Nel 1997 è stato campione italiano della 125, diventando il più giovane a riuscire in questa impresa. Aveva tutti i numeri per sfondare nel Motomondiale.

Il pilota classe 1982 ha avuto la sfortuna di imbattersi sul suo cammino in fenomeni straordinari come Valentino Rossi e Casey Stoner. L’australiano riuscì a inserirsi nella sfida in top class, in sella alla Ducati, dominando la stagione 2007. Dopo le esperienze con Honda e Yamaha, Melandri approdò sulla Rossa nel 2008, nell’anno successivo dei trionfi targati Stoner.

Il racconto di Melandri su Stoner

Il ravennate non ottenne nemmeno un podio sulla Rossa, mentre il compagno di squadra riusciva a performare alla grande sulla Desmosedici. In una intervista alla Gazzetta.it, il pilota ha confessato: “La Ducati che avevo, ahimè, non era quella che ho oggi. Dopo i primi tre giri del primo test, il terrore era sul mio volto. Ho capito tutto: che la Ducati era un blocco di cemento, un Ciao senza carburatori”. Parole che poi tempo dopo, con una forma diversa, furono ripetute anche da Valentino Rossi in un biennio infruttuoso in Ducati.

Il racconto di Melandri su Stoner
Melandri racconta il suo punto di vista su Stoner (Ansa) Gruppoacquistoauto.it

Solo Casey Stoner poteva guidarla, e ancora oggi non sa perché. Oggi guardo la Ducati e ho qualche rimpianto. Mi sarebbe piaciuto essere compagno di squadra di Valentino. Perché abbiamo corso insieme fin da bambini, e avrei sempre colto l’occasione con lui… “, ha confessato Melandri.

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