Auto, attenzione al rischi incendio. Hanno comunicato un ricchiamo urgente che riguarda moltissimi modelli, ecco cosa di deve fare.
Le aziende hanno procedure di controllo e monitoraggio particolarmente attente sul tema della sicurezza dei veicoli. Le case automobilistiche dedicano sempre più attenzione a questo, sia nella fase di sviluppo e progettazione che in quello della creazione vera e propria del modello e dei test in strada, al fine di garantire mezzi sempre più affidabili, robusti e di buona tenuta, capaci di proteggere il più possibile i passeggeri.
Le dinamiche dietro alla produzione di un’auto, però, sono molte e particolarmente complesse. Il progesso coinvolge diversi fattori, e anche aziende esterne che forniscono componenti e servizi. Può capitare, dunque, che tra la tanta mole di componenti da creare, processi da gestire e veicoli da assemblare di tanto in tanto emerga qualche modello difettoso che è sfuggito al controllo dell’azienda ed è finito con l’arrivare in commercio.
A volte sono gli stessi clienti che segnalano il malfunzionamento, altre volte è la stessa azienda che si rende conto dell’errore. In ogni caso, la produttrice invia ai proprietari del lotto potenzialmente coinvolto dal guasto una comunicazione di richiamo che invita a recarsi in concessionario per risolvere il problema e poter tornare a guidare il veicolo in sicurezza.
Questa volta è toccato a Nissan dover richiamare alcuni dei suoi modelli, in particolare della Leaf. La casa giapponese ha richiamato alcune auto, al momento limitate solo al mercato statunitense per un difetto: circa 43.000 veicoli venduti negli USA tra il 2019 e il 2022 prodotti nello stabilimento Nissan di Smyrna, in Tennessee, hanno mostrato un problema nel caricatore rapido DC, che potrebbe far surriscaldare la batteria e portare in casi estremi ad un rischio di incendio. Il problema, secondo Nissan, è limitato all’1% dei veicoli richiamati. Ma l’azienda non vuole correre rischi e ha subito iniziato i controlli e avviato un nuovo aggiornamento software per abbassare i rischi.
Al momento, come detto, il problema non riguarda vetture commercializzate in Italia o sul mercato europeo e prodotte nel nostro continente, se però per qualche motivo vi trovare a guidare una Nissan Leaf acquistata negli Stati Uniti tra il 2019 e il 2022 è necessario contattare i concessionari dell’azienda giapponese in modo che possano controllare il veicolo, accertarsi che tutto funzioni nel modo corretto o eventualmente risolvere il problema.
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