Il sesto posto finale di Charles Leclerc nel GP di Singapore è lo specchio di una Ferrari diventata quarta forza.
Mercedes, Red Bull Racing con Max Verstappen e la McLaren, campione del mondo, sono state superiori alla Rossa. I motivi? Sono cresciute con sviluppi mirati e non hanno commesso errori. George Russell è stato perfetto, conquistando la pole position con il record della pista, per poi imporsi la domenica con una cavalcata senza sbavature. Max Verstappen ha difeso la seconda piazza dagli attacchi dei papaya boys, mentre Charles non ha potuto andare oltre la sesta piazza, nonostante un ottimo scatto al via.

Il monegasco aveva sopravanzato Kimi Antonelli e il teammate al via, ma ha faticato a tenere in pista una SF25 pessima. Con una wing car così scarsa risulterà difficile lottare per la seconda piazza nella classifica generale mondiale. La Casa con sede a Brackley ora ha 25 punti in più della Ferrari. La Red Bull Racing è a soli 10 punti. Hamilton è stato penalizzato con 5 secondi da aggiungere al suo tempo di gara al GP di Singapore per aver lasciato il tracciato dopo i problemi di surriscaldamento ai freni nella fase finale. Quindi ha concluso all’ottavo posto.
Il problema accusato Charles Leclerc sulla Ferrari SF25
Fernando Alonso su Aston Martin ha ottenuto la settima piazza, alle spalle del numero 16, ma il problema ai freni non solo ha condizionato la gara di Hamilton, ma anche quella di Leclerc. Subito dopo aver concluso la sfida, ai microfoni di Sky, ha annunciato di essere stato costretto per tutta la gara a operare il consueto lift & coast. Per questo è stato sverniciato da Antonelli, senza possibilità di offrire una valida difesa. Il monegasco ha alzato il piede dall’acceleratore prima di frenare e inserirsi in curva e, a quel punto, il bolognese si è infilato all’interno nella traiettoria senza patemi.

“Credo che abbiamo preso comunque 15 secondi nei ultimi dieci o quindici giri – ha annunciato uno sconsolato Leclerc – anche se non sono stati rappresentativi. Ho dovuto gestire i freni praticamente per tutta la gara e quello non è stato il massimo. Credo che tutti dovessero occuparsi un po’ di gestire i freni su una pista così, ma forse per noi la cosa è stata abbastanza esagerata. Soprattutto alla fine è stato molto difficile, ma comunque già dal primo giro, dopo i sorpassi, fino agli ultimi è stata una giornata molto complicata”.