Elkann pronto a vendere due miti italiani agli arabi? La clamorosa indiscrezione crea un terremoto nell’industria dei motori.
Stellantis non ha vissuto un anno semplice: il gruppo ha patito le difficoltà dell’automotive europeo, alle prese con le difficoltà della transizione elettrica, la grande concorrenza cinese e la complicata e tesa situazione politica internazionale. Questo si è tradotto in numeri di vendita al di sotto delle aspettative e in perdite per l’azienda, che adesso, con l’arrivo del nuovo amministratore delegato Filosa, è alle prese con la messa a punto di strategie atte a invertire la tendenza e riportare il marchio ai fasti del passato.

Negli ultimi mesi, sono emerse diverse indiscrezioni secondo cui tra le operazioni che Stellantis avrebbe in mente di fare per riprendere il suo percorso di crescita ci sarebbe anche quella di privarsi delle aziende che stanno mostrando maggiori difficoltà sul mercato. Tra queste, nei rumors è finita spesso Maserati, che continua ad attraversare un periodo di grandissima crisi.
Le ultime voci, però, sono ancora più clamorose, e oltre alla casa del Tridente coinvolgerebbero anche un altro colosso italiano e un simbolo assoluto dell’automotive dello Stivale.
Stellantis cede Maserati e Alfa Romeo?
Secondo quanto emerge da fonti italiane e statunitensi riportate da Pierluigi Bonora su Moneta Stellantis sarebbe in trattativa con investitori degli Emirati Arabi non ancora noti per la cessione di Maserati, e nell’accordo sarebbero incluse anche Alfa Romeo e lo storico stabilimento di Cassino.

Se questa indiscrezione si rivelasse vera sarebbe un vero terremoto per l’automotive italiano. Al momento, comunque, la trattativa sarebbe in fase di stallo, gli interlocutori sarebbero interessati a Maserati, ma non sarebbero convinti del pacchetto proposto da Stellantis.
Stellantis nei mesi scorsi ha sempre smentito le voci di una cessione di Maserati, che ha sempre ribadito essere componente importante del roster della holding. Per Alfa Romeo, invece, Stellantis non ha mai nascosto la volontà di farne un simbolo nel segmento premium, tanto da avere organizzato un percorso di crescita che negli ultimi anni ha regalato, pur con qualche fase di stallo, grandi soddisfazioni al gruppo (ultimo in ordine di tempo il buon riscontro ottenuto dalla Alfa Romeo Junior). Non resta che aspettare e vedere se anche in questo caso il gruppo deciderà di commentare queste voci sulla cessione di due marchi simbolo del made in Italy.