Stellantis, le parole di Filosa preoccupano le istituzioni: lancia l’allarme sul futuro dell’automotive, ecco cosa sta succedendo.
Non è un periodo semplice per l’industria dei motori. Le sfide per le aziende sul mercato attuale sono davvero moltissime: alle difficoltà di carattere generale, dovute alle crescenti tensioni intrernazionali e alla delicata situazione politica, si aggiungono quelle più strettamente legate all’industria, come la concorrenza crescente che arriva da altri mercati, come per esempio quello cinese, che sta mettendo a dura prova le case automobilistiche europee. Il nodo maggiore, però, è quello legato alla transizione elettrica e alle nuove normative in fatto di emissioni a tutela dell’ambiente.

Il passaggio all’elettrico è fortemente voluto dalle istituzioni, che come noto spingono per fermare la produzione di motori a combustione entro il 2035. Questo però si deve scontrare con lo stallo della domanda dei veicoli a batteria e le difficoltà che questi mezzi continuano ad avere sul mercato. Una situazione che ha messo a dura prova i bilanci delle aziende e ha spinto molti a fare marcia indietro. Tanto che anche l’Unione Europea, negli ultimi mesi, nonostante le norme sulle emissioni siano ancora in vigore e continuano a stringere la morsa, sembra avere mostrato una maggiore flessibilità su questo punto.
Stellantis, Filosa mette in guardia l’UE
Questo scenario ha messo a dura prova anche Stellantis, e il nuovo amministratore delegato Antonio Filosa ha ancora una volta messo in evidenza la necessità di risolvere la situazione in Europa e allentare la morsa delle normative sulle emissioni. Se questo non dovesse avvenire, Stellantis potrebbe dover prendere grosse decisioni, come quello di limitare gli investimenti nel vecchio continente.

“Crediamo davvero che la regolamentazione sia sbagliata” ha detto Filosa senza troppi giri di parole, come riportato dalla Gazzetta dello Sport. “Dobbiamo assicurarci che l’Europa lo capisca”. L’ad di Stellantis spinge affinché l’obbligo dello stop ai motori a combustione a partire dal 2035 venga rivisto. “Stellantis potrà effettuare maggiori investimenti in Europa solo se il divieto di vendita delle auto a benzina verrà attenuato” ha messo in guardia.
Stellantis, dunque, è pronta al braccio di ferro per spingere le istituzioni ad allentare la presa. SOlo così, nelle idee del gruppo, si potrà tornare ad investire e a crescere e a recuperare il gap accumulato con la Cina in questi ultimi decenni. Non resta che aspettare la prossima mossa di Bruxelles.





