Dall’Igna non si trattiene su Marquez e dice tutto: le parole che sono l’ennesimo schiaffo a Bagnaia

Marc Marquez ha travolto completamente Pecco Bagnaia in un confronto che avrebbe messo in difficoltà chiunque, ma l’italiano in particolar modo.

Pecco Bagnaia era abituato ad avere avversari molto comodi al suo fianco nell’esperienza in MotoGP con Ducati. Dopo gli anni in Pramac il torinese conosceva pregi e difetti di Jack Miller, veloce solo in poche tappe e incline all’errore. L’australiano ha sprecato la piuttosto grossa chance della sua vita, potendo con la moto migliore del lotto seguire le orme di Casey Stoner. Ha fallito miseramente, così come Enea Bastianini che, complici degli infortuni, non è stato in grado di tenere il passo del compagno di squadra. Un biennio sfortunato, ma anche poco incisivo del romagnolo.

L'ammissione di Gigi Dall'Igna
La confessione di Dall’Igna (Ansa) Gruppoacquistoauto.it

In sostanza Pecco ha vinto due mondiali, ma nonostante questa posizione di centralità assoluta nel progetto Ducati si era fatto battere da Quartararo su Yamaha e da Martin sulla stessa moto, ma del team satellite Pramac. Di sicuro titoli che un mastino come Marquez non si sarebbe mai lasciato sfuggire, avendo battuto da giovanissimo leggende come Valentino Rossi, Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso.

A Bagnaia è andata di lusso finché Dall’Igna non ha scelto di premiare gli sforzi di Marc in sella alla Desmosedici GP23 nel team Gresini Racing e consegnargli le chiavi della moto più ambita del lotto. Il catalano ha sfruttato l’occasione, demolendo tutti i ducatisti e lasciando solo le briciole a Bagnaia. Quest’ultimo è crollato in una crisi psicologica oltre che tecnica. Ha vinto solo 2 GP ed è scivolato al quarto posto della graduatoria, alle spalle anche di Alex Marquez e di Marco Bezzecchi in sella all’Aprilia. Se Dall’Igna e gli altri vertici della Ducati non avessero scelto Marc Marquez sarebbe stato un anno drammatico per il team factory.

L’ammissione di Gigi Dall’Igna

Il progettista della Desmosedici voleva fortemente un campione in grado di fare la differenza su ogni tracciato del calendario con una costanza che Bagnaia non ha mai avuto. L’italiano probabilmente si aspettava di essere un po’ più lento dello spagnolo, ma non così in difficoltà. La colpa, secondo il direttore tecnico della Ducati, non è certo di Marc.

Bagnaia da primato
Bagnaia in azione a Sepang (ANSA) – Gruppoacquistoauto.it

In una intervista ad AS, Dall’Igna ha dichiarato: “Marc è stato senza dubbio uno dei piloti più importanti nella storia del motociclismo, per questo ho sempre desiderato averlo tra i miei piloti. Per me è molto meglio averlo come amico che come nemico. Tuttavia, è indubbiamente un compagno di squadra difficile per un pilota, non perché faccia qualcosa per mettere a disagio il compagno di squadra, ma semplicemente perché è un pilota molto forte”.

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