Pecco Bagnaia ha vinto la Sprint Race della Malesia, ma la gara di domenica lo ha visto costretto al ritiro per via di una foratura alla gomma posteriore. Il tre volte campione del mondo ha comunque difeso la Ducati.
Il fine settimana del Gran Premio della Malesia è andato in archivio, concludendosi in maniera trionfale per la Ducati. Pecco Bagnaia ha vinto la Sprint Race del sabato, mentre Alex Marquez ha fatto il colpaccio alla domenica, mettendo il punto esclamativo su una stagione da incorniciare per il Gresini Racing. Lo spagnolo, già durante la Sprint Race, aveva portato a casa il titolo di vice-campione del mondo, con due fine settimana di anticipo rispetto alla fine del campionato. Alzi la mano chi ci avrebbe scommesso anche un solo centesimo ad inizio anno.
Dal canto suo, Bagnaia ha dominato le qualifiche e la gara del sabato, ma alla domenica non è riuscito a riproporre quanto di buono mostrato in precedenza. Il ritiro, causato da una foratura alla gomma posteriore, è stato una pessima conclusione di quello che è stato comunque un buon week-end in termini di performance. Senza il problema, il tre volte iridato sarebbe salito senza problemi sul podio, ma la sfortuna, ancora una volta, si è accanita su di lui. A Sepang il feeling è però stato migliore del solito.
Bagnaia, ecco il racconto su come ha ritrovato performance
Nonostante il ritiro della domenica, Pecco Bagnaia ha vissuto un week-end buono sul fronte delle prestazioni, dal momento che prima del ritiro stava occupando tranquillamente una posizione da podio. Forse, la scelta della gomma Media non ha pagato rispetto a chi aveva la Soft, e questo gli ha impedito di replicare quel passo mostruoso mostrato al sabato. Dopo la vittoria nella Sprint Race, Pecco aveva rivelato cosa aveva fatto la differenza nel ritrovamento di un buon feeling.
Bagnaia ha così commentato il suo week-end: “Penso che sia un risultato concreto quello che ho ottenuto nella Sprint. Qui ho lavorato sulle sensazioni facendo alcuni piccoli cambiamenti sulla moto. Siamo stati in grado di costruire la prestazione mettendo tutto insieme. La nostra situazione però non è chiara ed io non sono uno che si adatta a ciò che non gli piace. Questa è senza dubbio una mia debolezza, la vittoria della Sprint Race dipende più dalle sensazioni e dal buon feeling piuttosto che dal fatto che mi sono adattato di più alla moto“.
