Un tempo la Casa del Leone transalpino produceva auto sensazionali che, oltre a essere comode, erano molto divertenti.
L’automotive europeo sta vivendo un periodo di oscurantismo senza precedenti storici. I marchi storici del Vecchio Continente producevano vetture sensazionali dal punto di vista tecnico, potendo vantare un grande know-how dei motori termici. Venuto meno tutto, a causa della presa di posizione della Commissione europea, si è dato un calcio al passato, offrendo la chance più ghiotta a nuovi costruttori stranieri di invadere l’Europa con nuovi modelli elettrificati. Un tempo Peugeot faceva rima con performance e velocità. La sportività oggi è completamente sparita dal listino della Casa francese, rientrante nella famiglia Stellantis.

La scomparsa di auto compatte dall’animo sportivo e l’uscita di scena della Station Wagon hanno complicato ulteriormente i piani. Prendete la Peugeot 309 GTI che, pur conservando l’aspetto sobrio di una compatta francese degli anni ’80, aveva sotto il cofano un motore sensazionale in grado di trasmettere sensazioni alla guida di assoluto livello. I progetti i quell’epoca erano intrisi di passione e innovazioni semplici ma funzionali al divertimento.
La potenza della Peugeot 309 GTI
La vettura francese venne presentata il 17 ottobre del 1985, ma la commercializzazione effettiva partì solo all’inizio del 1986. Fu svelata come Peugeot 309 con quel pizzo di racing tipico della Casa. Quest’ultima nasceva sul pianale della 205, della quale ereditò la componentistica. La 309 era una due volumi e mezzo di taglia medio-bassa, che doveva far paura a Ford Escort e alle Alfa 33. Rispetto alla 205, la 309 era più curata a livello aerodinamico con un coefficiente di 0.33.
La fiancata appariva semplicissima e priva di particolari elementi sportivi, ma il punto di forza era sotto al cofano nella versione GTI. Per una preparazione speciale è stato sostituito il motore originale e la vettura è stata trasformata in un ver o sleeper con un XU10 turbo 2.0 16 valvole, prelevato da una 406 SRI Turbo. Sono stati messi dei componenti interni forgiati, associati a una testata Mi16 proveniente dalla 405.
La gestione elettronica è stata affidata a una centralina standalone. La potenza? 400 CV su un peso di appena 875 kg, per un rapporto peso/potenza da brividi: circa 457 cavalli per tonnellata. Numeri che la rendono ancora più entusiasmante tra le curve. Vi lasciamo al video in alto del canale YouTube Number 27 per valutare le skill dell’auto francese.