L’Alfa Romeo vive oggi un momento di transizione, in cui la gamma è stata rivoluzionata e si è deciso di puntare solamente sui SUV. Tuttavia, c’è chi si sogna il ritorno di una delle auto più belle di sempre.
Il nuovo corso del marchio Alfa Romeo pare essere concentrato esclusivamente sui SUV, e c’è poco spazio per i sogni e l’immaginazione degli alfisti di una volta. A trainare le vendite sono modelli come la Tonale e la Junior, mentre la cara vecchia Giulia non è più nei desideri dei clienti. Oggi vogliamo raccontarvi la storia di una spettacolare cabrio che qualcuno sogna di rivedere in azione in futuro, vale a dire la RZ, acronimo di Roadster Zagato, prodotta tra il 1992 ed il 1993.

La carrozzeria Zagato si occupò di realizzare la SZ pochi anni prima, vale a dire un’auto coupé che ottenne un buon successo, e la cosa spinse il Biscione e Zagato stessa a produrre anche una variante cabrio. Ebbene, Angelo Berardino ora ha deciso di realizzare una versione moderna dell’Alfa Romeo Roadster Zagato, un modello che ha delle linee mozzafiato, e che tutti sognano di scoprire in un futuro non troppo lontano.
Alfa Romeo, ecco la splendida RZ rivista in chiave moderna
Al giorno d’oggi, i render sono sempre più frequenti, ed è possibile godersi delle vere e proprie opere d’arte, realizzate in formato rigorosamente virtuale. Angelo Berardino ha caricato su LinkedIn un’Alfa Romeo SZ con data d’uscita immaginata per il 2026, e per onor di cronaca, diciamo subito che è sostanzialmente impossibile che il Biscione, per come intende oggi l’automotive, possa realizzare un qualcosa del genere. Il look è ovviamente sportivo, ma allo stesso tempo elegante, con linee moderne ed aggressive.

L’autore ha fatto sapere di aver puntato su una visione avanguardista per il suo progetto, assieme ad un approccio creativo, andando a realizzare un modello estremo. Lo scudetto Alfa Romeo è vecchio stile e posto al centro, con fari anteriori molto allungati e sottili, con vistose prese d’aria in basso sul frontale.
Molto svasate le fiancate, che vanno a confluire in un posteriore ristretto, quasi a coda tronca. Anche nella parte del retrotreno notiamo lo stile dei fari allungati, con ben quattro terminali di scarico che alimentano l’idea di trovarci di fronte ad una sportiva di razza con motore a combustione interna. Un vero e proprio spettacolo per gli occhi.