I costruttori cinesi hanno ormai assunto un netto vantaggio nei confronti di quelli europei e globali. Il vice Premier Matteo Salvini ha avvisato l’Europa sul grave ritardo che accusa il Vecchio Continente.
La mobilità europea è in caduta libera, e la situazione dei grandi gruppi impegnati nel settore delle quattro ruote si sta facendo sempre più preoccupante. Stellantis è in crisi nera, così come il gruppo Volkswagen, mentre i cinesi avanzano senza sosta, con l’obiettivo di conquistare il mercato europeo. L’Italia rischia di chiudere l’anno con non più di 310.000 veicoli immatricolati, un dato che non fa altro che rendere bene l’idea di quanto la situazione si sia ormai fatta tragica.

I licenziamenti e le chiusure degli stabilimenti sono ormai all’ordine del giorno, mentre i colossi cinesi ampliano i loro investimenti. BYD è pronta per assemblare veicoli in Europa con stabilimenti in Ungheria ed in Turchia, così da aggirare senza difficoltà i dazi doganali imposti dalla UE per i veicoli che vengono prodotti nel paese del Dragone. Matteo Salvini ha tuonato sull’avanzata dei cinesi, accusando l’Europa di aver distrutto il settore automotive con il Green Deal. Il vice Presidente del Consiglio ha voluto alzare la voce su quanto sta accadendo.
Auto, per Salvini BYD è nettamente avanti alla concorrenza
In occasione del decennale di Confcommercio Mobilità, in quel di Bari, Matteo Salvini è toccato ad attaccare l’Europa ed il Green Deal: “La Commissione europea ha condannato l’industria automotive, il Green Deal è un incubo industriale. Tutto ciò è stata una follia guidata dai tedeschi ed accettata da Bruxelles, con i parlamentari italiani che hanno votato senza sapere ciò che stavano approvando. Stellantis è in difficoltà, la Volkswagen ha annunciato tagli e chiusure, e sono in atto delle delocalizzazioni che distruggono il lavoro. Io avevo proposto la neutralità tecnologica più di tre anni fa, ma i buoni erano già scappati“.

Salvini ha riconosciuto il netto vantaggio che le case cinesi sono ormai riuscite a costruire sulla concorrenza, un aspetto che non può essere sottovalutato. A suo parere, è soprattutto la BYD a poter vantare un netto margine: “BYD ha migliaia di ingegneri che sono impegnati nello sviluppo e propongono dei modelli nettamente più avanzati sia tecnologicamente che esteticamente rispetto alle auto europee di Segmento A. L’Europa è un vaso di cocco tra giganti come Stati Uniti e Cina, che investono nella ricerca e nella libertà produttiva“.





