Non bisogna confondere la classe europea con la qualità tecnica dei costruttori giapponesi. In questo caso Honda potrebbe vincere la sfida contro Porsche.
Da sempre i costruttori giapponesi hanno mirato a costruire vetture sportive di qualità, ingolosendo per una fascia di prezzo molto più economica rispetto ai top brand americani e del Vecchio Continente. Nissan con la Skyline, Mitsubishi con la Lancer, Mazda con la RX7, Toyota con Celica e Supra e tanti altri player del Paese del Dragone Rosso ha avanzato proposte che hanno scritto pagine indelebili.

Tra i costruttori più importanti del Giappone non possiamo dimenticare Honda che nel 2000 svelò uno dei progetti più soddisfacenti per i puristi. Senza spendere una fortuna chi ha acquistato una S2000 si è messo in garage una delle belve nipponiche più piacevoli da guidare della storia. Sotto al cofano, neanche a dirlo, c’era un motore 2.0 litri di cilindrata, 16 valvole, con due alberi a camme in testa, e fasatura variabile VTEC, ovviamente aspirato.
Il sistema di fasatura variabile delle valvole era in grado di girare regolare al minimo e spingere fino ai 9150 giri/min del limitatore elettronico. Tradotto per i meno esperti: 240 cavalli di potenza bruta senza la presenza di turbocompressori. Un motore con una coppia massima di appena 207 Nm a 7500 giri/min che venne considerato, dal 2000 al 2004, il migliore aspirato nella categoria aspirati da 1.800 a 2.000 cm³. Bulletproof Automotive ha deciso di riportare in vita la Honda S2000 in occasione del SEMA Show di Las Vegas, trasformandola in un mostra da 10.000 giri al minuto.
La Honda che straccia le competitor
E’ stata battezzata BP25, un nome che celebra il 25° anniversario del tuner californiano specializzato in elaborazioni JDM, e vi lascerà senza fiato. Tetto rigido Spoon e carrozzeria in fibra di carbonio Varis Dark Panther per un mix che non passa inosservato. I passaruota allargati, le prese d’aria maggiorate e un’imponente ala posteriore crea un effetto nostalgia per un’epoca d’oro dei motori.

La verniciatura Lamborghini Balloon White con grafiche dorate, inserti in carbonio a vista e dettagli rossi completa uno stile da vera belva. I cerchi sono BP-RW Evolution da 19″, mentre l’impianto frenante è Brembo Pista con pneumatici semi-slick. Il 2.0 quattro cilindri è stato associato a un compressore Vortech che porta la potenza a 580 CV a 9.300 giri/min, con un limitatore a 10.000 giri. La trazione resta posteriore, gestita da un cambio manuale a sei marce. Uno spettacolo per gli occhi e un godimento per le orecchie.





