EEA e gli incentivi per le auto “green”

EEA: agevolazioni ed incentivi fiscali fanno sì che gli europei acquistino automobili più pulite.

EEA – Le emissioni di biossido di carbonio delle autovetture nuove sono diminuite in diversi paesi europei, dove una serie di (esenzioni di) tasse, sussidi e altri incentivi sono stati utilizzati per incoraggiare i consumatori ad acquistare veicoli a basse emissioni di CO2.

Secondo i dati pubblicati una settimana fa dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA)*, il numero di paesi che offrono incentivi per i veicoli elettrici continua ad aumentare. Allo stesso tempo, si prevede che le emissioni di autocarri e autobus aumenteranno ulteriormente in assenza di nuove misure.

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Quasi tutti i paesi dell’Unione europea hanno adottato incentivi di qualche tipo che hanno determinato un calo costante delle emissioni medie di CO2 delle autovetture nuove. Di tutti gli Stati membri dell’EEA, la Norvegia è quello che ha registrato le più basse emissioni medie di biossido di carbonio (CO2) delle autovetture nuove vendute nel 2016. Secondo il rapporto EEA “Tasse e incentivi adeguati incidono effettivamente sull’acquisto di autovetture nuove“, ciò è dovuto all’ampio ricorso da parte del governo norvegese a misure tese a promuovere l’uso di veicoli a basse emissioni inquinanti.

EEA – Riepilogo incentivi Paesi membri

Nella tabella che segue viene riassunta, per ogni paese, la situazione degli incentivi che sono stati attivati per stimolare la diffusione delle automobili a basso impatto ambientale. Gli incentivi sono classificati in 4 macro categorie:

  1. Acquisition/Acquisto: riduzione/eliminazione costo d’immatricolazione, incentivi all’acquisto, etc.;
  2. Recurring/Ricorrenti: riduzione/esenzione tasse annuali di circolazione e pedaggi stradali, parcheggi gratuiti, etc.;
  3. Company/Società: detrazioni d’imposta (proporzionale alle emissioni di CO2) per i dipendenti che utilizzano la macchina aziendale anche per uso privato; e per le auto plug-in…
  4. Infrastructure/Infrastruttura: fondi statali per l’installazione di postazioni di ricarica per veicoli elettrici.
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Riepilogo assenza/presenza di tasse/incentivi per Paese per incoraggiare l’acquisto di auto a basse emissioni di CO2

Il rapporto, basato su uno studio condotto dal Centro Tematico Europeo sull’Inquinamento Atmosferico e la Mitigazione dei Cambiamenti Climatici (ETC/ACM) dell’EEA, esamina gli incentivi finanziari che gli Stati membri dell’UE (oltre a Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) stanno utilizzando per “spingere” i consumatori ad acquistare automobili più ecologiche e l’impatto di tali incentivi. L’analisi comprende sette case studies che esplorano i diversi approcci utilizzati per la tassazione e gli incentivi in Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia e Polonia.

Com’era facilmente prevedibile, lo studio ha rilevato che i consumatori acquistano più facilmente automobili a basse emissioni se possono usufruire di agevolazioni fiscali ed incentivi sufficientemente ampi e mirati.

EEA – Mappa emissioni medie di CO2

La riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nel settore dei trasporti è una priorità fondamentale per l’Unione Europea. Le emissioni medie di CO2 delle autovetture nuove nell’UE sono diminuite costantemente negli ultimi anni, diminuendo di circa il 30% dal 2001. Tuttavia, per rispettare l’obiettivo UE del 2021 di 95 g CO2/km, sarà necessaria un’ulteriore riduzione del 20% delle emissioni medie di CO2.

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Emissioni medie CO2 nuove autovetture in UE

Nel corso di questo mese, l’EEA pubblicherà le nuove statistiche ufficiali per il 2017 sulle emissioni medie di CO2 delle nuove autovetture.

EEA – Promozione delle vendite di veicoli ibridi ed elettrici

Il numero di paesi che offrono incentivi per promuovere l’uso di veicoli ibridi ed elettrici a batteria è notevolmente aumentato tra il 2010 e il 2016. Tutti, tranne uno (la Polonia), hanno incentivi per i veicoli ibridi e per quelli elettrici a batteria. La Norvegia ha il maggior numero di incentivi finalizzati a promuovere i veicoli elettrici, il che riflette il livello medio di basse emissioni in Norvegia e l’elevata percentuale di auto elettriche a batteria in uso nel 2016.

Il rapporto fa notare che per promuovere l’adozione di veicoli elettrici, sono necessarie più infrastrutture di ricarica per rassicurare le persone sull’affidabilità e sulle limitazioni d’autonomia delle automobili alimentate a batteria. Lo studio rileva che – nel 2016 – solo 11 paesi disponevano di incentivi specifici per promuovere un maggior numero di stazioni di ricarica per le automobili plug-in.

EEA – Aumento delle emissioni di camion e autobus

Secondo un’altra relazione pubblicata dall’EEA, i camion, gli autobus e i pullman sono responsabili di circa un quarto delle emissioni di CO2 del settore dei trasporti, e le emissioni aumenteranno ulteriormente se non verranno introdotte nuove misure per ridurre le emissioni.

I veicoli pesanti sono attualmente responsabili di circa il 27% delle emissioni di CO2 del trasporto su strada. Come si legge nel documento “Carbon dioxide emissions from Europe’s heavy-duty vehicles” (“Le emissioni di biossido di carbonio dei veicoli pesanti in Europa”), dal 1990 le emissioni di biossido di carbonio prodotte dai veicoli pesanti in Europa sono aumentate del 25%. Senza ulteriori azioni di riduzione delle emissioni, si prevede che esse aumenteranno in futuro fino al +10% nel 2030 rispetto al 2010.

I camion o gli autocarri costituiscono la maggior parte dei veicoli pesanti, compresi quelli utilizzati per il trasporto di merci di peso superiore a 3,5 tonnellate, nonché gli autobus di linea o granturismo per il trasporto di passeggeri con più di otto posti a sedere. Attualmente non vi è alcuna ripartizione dei dati tra autocarri, autobus e pullman.

A tutt’oggi non esistono procedure comunitarie obbligatorie per il monitoraggio e la comunicazione delle emissioni e del consumo di carburante dei veicoli pesanti, a differenza di quelle in vigore per le autovetture e i furgoni nuovi. Tuttavia, nel 2019 entrerà in vigore un nuovo sistema di monitoraggio e comunicazione. Ciò contribuirà a promuovere una maggiore efficienza dei veicoli pesanti sul mercato dell’UE.

Una proposta della Commissione Europea volta a stabilire dei limiti obbligatori per le emissioni di CO2 dei veicoli pesanti di nuova immatricolazione è prevista per la fine di quest’anno.

[Fonte: European Environment Agency]

* L’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) è un organismo della UE che si dedica alla fondazione di una rete di monitoraggio per controllare le condizioni ambientali europee. È governata da un tavolo di amministrazione composto dai rappresentanti dei governi degli stati membri, un rappresentante della Commissione europea e due scienziati designati dal Parlamento europeo; inoltre è assistito da un comitato di scienziati. È stata istituita dalla direttiva 1210/1990 della CEE ed nominata dalla direttiva CEE 933/1999; divenne operativa nel 1994. La sua sede è a Copenaghen. Gli stati membri dell’Unione Europea sono automaticamente membri dell’Agenzia; comunque il consiglio di controllo ha stabilito anche altri stati possono diventare membri attraverso accordi stretti tra loro e la Comunità Europea.
Redazione

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