Auto elettriche: l’esempio della Norvegia

 

auto elettriche Norvegia

La Norvegia è in testa alla classifica delle vendite di auto elettriche in Europa. Ciò, come ben sappiamo, è un’ottima cosa perché dobbiamo assolutamente iniziare a liberarci dai combustibili fossili per ridurre al minimo gli effetti dei cambiamenti climatici. Ma a quale costo?

Christina Bu, responsabile della Norwegian Electric Vehicle Association, va subito al sodo. “Le persone non sono così green da esser disposte a pagare un sacco in più per acquistare un veicolo elettrico”, ha detto. Il sistema norvegese funziona, ha proseguito la signora Bu, perché “è costruito per rendere le vetture che inquinano meno il più possibile allettanti”.

La Norwegian Electric Vehicle Association lavora da più di 20 anni alla diffusione e al successo dei veicoli elettrici. Il suo obiettivo principale è quello di promuovere i veicoli elettrici che viaggiano totalmente o in parte grazie ad energie rinnovabili. Secondo la Norwegian EV Association, i veicoli elettrici sono la migliore scelta per il trasporto personale da tutti i punti di vista: l’ambiente circostante, il clima, l’efficienza energetica e l’economia.
Questa associazione rappresenta la maggior parte dei proprietari di auto elettriche in Norvegia. Collabora con il governo norvegese, l’industria dell’auto elettrica e diverse altre organizzazioni. Promuove inoltre la Norvegia come il caso migliore di politica sui veicoli elettrici in Europa e nel resto del mondo.
A fine 2014, in Norvegia (che ha una popolazione di appena 5 milioni di persone) sono stati immatricolate oltre 37.000 auto elettriche. Questo rende la Norvegia il leader mondiale nella introduzione degli EV. Oslo rappresenta la capitale degli EV nel mondo, visto che può vantare la più alta densità di EV rispetto a qualsiasi altra capitale.

associazione EV norvegese

Ma su cosa si basa il sistema norvegese? Su una combinazione di misure a favore della diffusione delle auto elettriche, che partono anzitutto dalla:

  • esenzione dalla tassa nazionale sull’acquisto e dalle imposte di trascrizione, che può tradursi in uno sconto fino al 50% rispetto al prezzo di listino; per di più, le auto elettriche possono godere di:
  • parcheggio gratuito in tutte le città;
  • libero accesso al vasto sistema di traghetti norvegese nonché alle corsie preferenziali;
  • nessun pedaggio su ponti e gallerie; e, infine,
  • energia elettrica gratis per la ricarica delle batterie.

Inoltre, in Norvegia, ci sono quasi 7.000 punti di ricarica e circa 300 stazioni di ricarica rapida. L’ubicazione e altre informazioni utili su tutte le stazioni di ricarica pubbliche sono disponibili attraverso il database aperto NOBIL, che è stato sviluppato e mantenuto dalla succitata associazione EV in collaborazione con l’ente per la gestione delle infrastrutture stradali norvegesi (facente parte del Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni norvegese).

database NOBIL

Di conseguenza, il 2% di tutte le automobili circolanti in Norvegia sono ora elettriche – il doppio di qualsiasi altro paese europeo – e il 20% di tutte le vendite di auto nuove riguardano le elettriche! Ricordiamo che in Italia la percentuale di auto elettriche vendute è soltanto dello 0,1%  (leggi questo articolo sulle vendite di EV in Italia nel mese di settembre).

Ma i critici lamentano che gli incentivi costano troppi soldi ai governi nazionali e locali.

Anders Skonhoft, economista ambientale presso l’Università Norvegese della Scienza e della Tecnologia, stima che il valore complessivo dei sussidi ammonta a circa 12.000 € all’anno per ogni auto elettrica. Ma nonostante tutti i soldi investiti dalla Norvegia in questo programma, il paese ha tagliato le sue emissioni di anidride carbonica di non più dello 0,1%, dice. Il che rende difficilmente favorevole il rapporto costi/benefici. Egli osserva che la Norvegia, come molti altri paesi europei, di fatto sovvenziona il gasolio tassandolo con una percentuale inferiore rispetto a quella della benzina. Per ridurre le emissioni di gas serra sarebbe più efficace, e meno costoso, imporre semplicemente una tassa sui combustibili fossili e scoraggiare l’uso delle vetture convenzionali richiedendo agli automobilisti di pagare di più per inquinare di più, secondo Skonhoft.

A questo pensiero fa eco Lars Andreas Lunde, vice ministro del Dicastero del Clima e dell’Ambiente e rappresentante del partito conservatore. Per raggiungere obiettivi climatici significativi, “gran parte delle nuove vetture devono essere elettriche” dice, ma dato che le auto elettriche sono più costose da produrre rispetto a quelle tradizionali, “occorrono degli incentivi”. In ultima analisi, Lunde afferma che “deve essere più costoso inquinare che usare carburanti ecologici”.

 

E voi, cosa ne pensate di questo “sistema norvegese”? A noi sembra un ottimo esempio a cui ispirarsi!

In ogni caso, ci auguriamo che presto anche il nostro Governo si adoperi a studiare misure finalizzate a ridurre la dipendenza dal petrolio e a rendere le auto elettriche più abbordabili per tutti, per il bene del nostro pianeta e della salute dei nostri figli.

Grazie per l’attenzione e alla prossima!

Team GAA

 

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Redazione

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