Dall’auto elettrica a quella a benzina. Ritorno possibile?

L'”eccitante” test drive di un fossile…

Uno dei compiti principali dei sostenitori delle auto elettriche sta diventando quello di far abituare le persone all’idea dell’auto plug-in. Per alcune persone viaggiare in un silenzio quasi totale e collegare l’auto ad una stazione di ricarica sono consuetudini che possono richiedere un po’ di tempo per diventare familiari.

Ma cosa succede se qualcuno che ha guidato esclusivamente auto elettriche, decide di vedere com’è un’automobile “vecchio stile”? Questo è lo scenario presentato in un breve video da Power Circle: un gruppo svedese che si batte per la promozione delle vetture ad emissioni zero. Il progetto è stato ispirato da un post che descrive l’ipotetico test drive di una vettura a benzina che è stato pubblicato sul sito web di Tesla Club Svezia la scorsa primavera. Il video mostra una giovane conducente di veicoli elettrici che si ritrova in una concessionaria che vende solo auto a benzina e diesel, e che è quindi costretta a prenderne una di queste per fare il suo giro di prova.

Le cose non vanno bene, a quanto pare…

Dopo che la scelta è ricaduta su una station wagon grigia, la prima cosa che spiazza la ragazza è la presenza della leva del cambio. Cosa che potrebbe cogliere di sorpresa molte persone – soprattutto negli Stati Uniti in cui la trasmissione automatica è diffusissima – sia autisti di auto elettriche che non.

ritorno benzina - cambio manuale

Dopo aver ricevuto qualche istruzione dal venditore, la ragazza dà inizio al suo giro di prova. Ad un certo punto, non sapendo quanto carburante sia ancora disponibile nel serbatoio, la ragazza decide di fermarsi ad una pompa di benzina per far rifornimento. Accidentalmente si spruzza un po’ di carburante addosso, ma sembra quasi più arrabbiata per il costo dello stesso che non del fatto di esser stata investita da un liquido infiammabile e maleodorante.

ritorno benzina - pompa di benzina

Al ritorno in concessionaria, il venditore apre il cofano per mostrare il motore e la frase spontanea del venditore sul fatto che si potrebbe anche rimanere stecchiti continuando a respirare in un luogo chiuso con l’auto accesa, di certo non rassicura la ragazza circa i possibili effetti sulla salute dei gas di scarico di un’auto con motore a combustione interna.

Dopo quell’esperienza, la ragazza non sembra affatto ansiosa di abbandonare un’auto elettrica per passare ad una alimentata da combustibile fossile. Questo è un atteggiamento condiviso da molti proprietari di auto elettriche, ovvero il ribadire con fermezza che non hanno alcuna intenzione di tornare alla benzina o al diesel.

A tal proposito, ricordiamo l’articolo che abbiamo pubblicato circa 4 mesi fa: “Auto elettriche: chi le prova non vuol più tornare indietro”.

Mentre auto plug-in sono oggi come le “mosche bianche”, a cavallo del 20° secolo il motore a combustione interna, l’elettrico a batteria e anche le auto a vapore hanno gareggiato più o meno su un piano di parità. L’industria automobilistica era relativamente giovane a quel tempo e, come ben sappiamo alla fine il motore a combustione interna riuscì a dominare il mercato. Ma con le auto elettriche moderne che stanno diventando sempre più comuni, forse presto gli acquirenti ricominceranno a confrontarle con quelle a benzina con un’ottica più obiettiva.

Articolo tratto da Green Car Reports.

Redazione

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