La carta metropolitana della mobilità elettrica

Firmata a Milano la Carta Metropolitana della Mobilità Elettrica.

Carta Metropolitana della Mobilità Elettrica – Istituzioni nazionali e locali assieme ai principali player del settore hanno firmato il documento contenente le misure per incoraggiare la transizione verso una mobilità più sostenibile.

» Carta metropolitana della mobilità elettrica ed E_Mob

In occasione della Conferenza Nazionale sulla Mobilità Elettrica E_Mob svoltasi presso il Castello Sforzesco di Milano dal 18 al 20 maggio 2017, è stata stilata la Carta Metropolitana sull’Elettromobilità, sottoscritta da tutti i principali protagonisti della filiera, contenente le linee guida per lo sviluppo della e-mobility in Italia. La Carta verrà nei prossimi giorni sottoposta all’attenzione del Governo.

carta metropolitana della mobilità elettrica

Si tratta della naturale prosecuzione del percorso iniziato nel 2016 con la sottoscrizione della “Carta di Arese“, un documento di intenti sulla mobilità sostenibile proposto dai quattro sperimentatori della rete di ricarica Enel, A2A, Hera e Class Onlus.

“E_mob”, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, dalla Fondazione Cariplo e dalla Camera di Commercio di Milano, è stato promosso dal Comune di Milano, dalla Regione Lombardia; da associazioni che si occupano della promozione della mobilità elettrica come Class Onlus; dalle aziende che si occupano della rete di ricarica Enel, A2A e Hera; da Itass Assicurazioni e da CobatConsorzio Nazionale Raccolta e Riciclo, che recupera e ricicla tutte le componenti delle vetture, rendendo doppiamente puliti i veicoli a emissioni zero.

A sponsorizzare l’evento sono stati il gruppo PSA (Peugeot-Citroen), Volkswagen, Renault, Nissan e ABB.

Il fitto programma convegnistico è stato delineato con il supporto del Comitato Scientifico composto da RSE, Elettricità Futura, Asstra, Adiconsum, CEI-CIVES, Amat e Utilitalia.

» Carta metropolitana della mobilità elettrica: i punti chiave

I progressi recenti prospettano già a breve veicoli elettrici sempre più performanti, che delineano nuovi scenari di mobilità in grado di migliorare la qualità dell’aria, abbattendo le emissioni inquinanti, le emissioni climalteranti, favorendo l’efficienza energetica, l’utilizzo delle fonte energetiche rinnovabili e riducendo le importazioni di combustibili fossili.

La diffusione della mobilità elettrica richiede tuttavia la rimozione di alcune barriere e l’adozione di misure temporanee che incoraggino tale transizione.

carta metropolitana della mobilità elettrica

La Carta di intenti ne propone una lista non esaustiva, che alla luce delle esperienze condotte in paesi esteri si sono rivelati estremamente efficaci.

  1. Offrire al consumatore valide motivazioni per il cambiamento culturale. Contribuire ad eliminare inefficienze o viaggi non necessari attraverso una pianificazione urbana integrata, una miglior gestione della domanda di trasporti e un efficace sistema di comunicazione.
  2. Accelerare lo sviluppo di una rete di ricarica accessibile al pubblico, in linea con le indicazioni fornite dal PNIRE – Piano Nazionale di Infrastrutturazione per la Ricarica dei veicoli Elettrici, e commisurata alla prevedibile diffusione della mobilità elettrica, la quale sarà a sua volta la risultanza delle misure locali suggerite dalla presente Carta, oltre che di ulteriori supporti a livello governativo o regionale quali incentivazioni economiche o fiscali.
  3. Ampliare la possibilità di ricarica negli immobili residenziali e aziendali, tenuto conto che all’avvio del mercato i primi acquirenti dei veicoli elettrici sono prevalentemente quanti hanno tale possibilità.
  4. Dare un forte impulso al car sharing con veicoli elettrici così da ridurre le emissioni inquinanti oltre che la congestione del traffico, sia per le autovetture che per i veicoli leggeri (quadricicli e motocicli, biciclette a pedalata assistita).
  5. Stimolare l’introduzione di mezzi elettrici nei segmenti di mobilità con maggior efficacia e praticabilità. Una elevata intensità di utilizzo dei mezzi si traduce nello stesso tempo in un’elevata efficacia ambientale e in un più rapido raggiungimento del break-even economico per l’operatore, perché il maggior costo dei veicoli viene compensato dal basso costo di un esercizio intenso.

Qui potete scaricare e leggere il documento integrale.

Redazione

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