Bloomberg: il boom dell’auto elettrica

Boom dell’auto elettrica: una rivoluzione che sarà destinata a durare

Come accade per tutte le tecnologie innovative, arriva il momento del boom. Basti pensare agli smartphone negli ultimi dieci anni, alle TV a colori nel 1970 o anche le auto a benzina nel ventesimo secolo e così probabilmente avverrà anche il boom dell’auto elettrica. Predire la tempistica di questi cambiamenti è difficile, ma quando succede, la diffusione è inarrestabile.

boom dell'auto elettrica - crescita EV

Nel giro dei prossimi sei anni possedere un’auto elettrica sarà più conveniente in termini di costi di acquisto e di consumo rispetto a un modello a benzina o diesel. Questa è la conclusione di una recente relazione sul mercato delle auto elettriche in rapida espansione realizzato da Bloomberg New Energy Finance (BNEF).

Il rapporto afferma che, anche se le auto a benzina o diesel migliorassero la loro efficienza di consumo di carburante nel corso dei prossimi anni, il costo di acquisto, consumo e gestione di un’auto elettrica sarà inferiore a quello dei veicoli convenzionali entro il 2022.

Il boom dell’auto elettrica è visto come un elemento importante nella lotta contro il cambiamento climatico. Le emissioni di CO2 dei veicoli alimentati a benzina e diesel causano un accumulo di gas ad effetto serra e, soprattutto nelle città, l’inquinamento dovuto agli scarichi provoca gravi danni alla salute.

È, dunque in corso, un importante cambiamento che porterà alla diffusa adozione di veicoli elettrici nel prossimo decennio.

Bloomberg dice che le vendite di veicoli elettrici (EV) in tutto il mondo hanno raggiunto poco meno di mezzo milione nel 2015, un aumento del 60 per cento rispetto all’anno precedente. Anche se le auto a trazione elettrica costituisce solo l’uno per cento del totale globale dei veicoli allo stato attuale, si prevede che le vendite di EV in tutto il mondo saranno più di 40 milioni entro il 2040, ovvero costituiranno circa il 35 per cento di tutte le vendite di veicoli commerciali leggeri.

Un fattore chiave: la diminuzione del costo della batteria

boom dell'auto elettrica - riduzione costo batteria

Gli autori del rapporto affermano inoltre che i nuovi sviluppi nella tecnologia delle batterie sono uno dei fattori chiave che guideranno la tendenza al ribasso dei prezzi nel mercato delle auto elettriche.

I prezzi della batteria sono scesi del 35 per cento lo scorso anno. Questo sarà l’inizio di un vero e proprio decollo del mercato di massa e determinerà il boom dell’auto elettrica già a partire dal 2020.

Alla base di questa previsione è il lavoro che abbiamo fatto sui prezzi della batteria EV“, ha detto Colin McKerracher, un analista di Bloomberg.

I costi della batteria agli ioni di litio sono già abbattuti del 65 per cento dal 2010, raggiungendo 350 $ per chilowattora (kWh) l’anno scorso. Ci aspettiamo che i costi delle batterie EV saranno ben al di sotto dei  120$ per kWh entro il 2030 e scendere ulteriormente dopo che, delle nuove sostanze chimiche verranno utilizzate“, ha aggiunto McKerracher.

I recenti miglioramenti nella tecnologia delle batterie fanno sì che una BEV possa viaggiare fino a circa 300 Km in autonomia.

Le vendite in tutto il mondo

I costruttori di veicoli elettrici sostengono che aumentando le vendite, nelle economie di scala i costi di produzione scenderanno.

Le vendite di diversi modelli sportivi a trazione elettrica prodotti di recente negli Stati Uniti e in Europa sono in crescita, ma il boom dell’auto elettrica per quanto riguarda le vendite in futuro, è probabile che abbia luogo in Cina.

Allo stato attuale, gli Stati Uniti continuano ad essere il mercato EV più grande al mondo, anche se è la Nissan Leaf in Giappone a dirigere le vendite di auto elettriche.

boom dell'auto elettrica - Nissan LEAF

Il governo cinese, per fronteggiare i gravi problemi di inquinamento in molte città, sta dando grandi sussidi ai produttori di auto elettriche del paese.

Incentivi per gli acquirenti

Inoltre offrendo incentivi agli acquirenti, in termini di premi assicurativi più bassi e riduzione tasse di circolazione, sconti e incrementi delle stazioni di ricarica sulle reti stradali urbane, il boom dell’auto elettrica può essere ulteriormente spinto.

Xindayang, un produttore cinese, sta commercializzando dei veicoli elettrici in Cina ad un costo di 10.000$, un prezzo molto inferiore rispetto ai veicoli elettrici venduti altrove.

I produttori di EV cinesi hanno ambizioni globali. Faraday Future, un produttore EV cinese, ha recentemente annunciato l’intenzione di investire più di un miliardo di dollari in un impianto di produzione negli Stati Uniti.

La Cina sta anche investendo pesantemente nelle infrastrutture necessarie per i veicoli elettrici. Il Consiglio di Stato, principale organo legislativo in Cina, ha annunciato lo scorso anno che gli impianti saranno sviluppati per gestire fino a cinque milioni di veicoli plug-in entro il 2020.

Una nuova crisi del petrolio?

Entro il 2040, le auto elettriche a lungo raggio costeranno meno di  22.000$ (in dollari di oggi), secondo le proiezioni. Il trentacinque per cento di nuove auto in tutto il mondo saranno plug-in. Le auto plug-in attualmente sono una rarità sulle le strade di gran parte dei paesi e costano ancora molto più dei veicoli a benzina o simili. L’Opec ritiene che i veicoli elettrici (EV) costituiranno solo l’1 per cento delle auto nel 2040. Lo scorso anno Ryan Lance, CEO di Conoco Phillips, ha detto che i veicoli elettrici non avranno un impatto materiale per altri 50 anni, probabilmente non finché è in vita.

Ma ecco quello che sappiamo: nei prossimi anni, Tesla, Chevy, e Nissan hanno pianificato investimenti per la vendita di EV su larga scala con ulteriori abbassamenti dei prezzi delle loro auto. Altre case automobilistiche e le aziende tecnologiche stanno investendo miliardi su decine di nuovi modelli. Entro il 2020, alcuni di questi veicoli costeranno meno e le prestazioni saranno migliori rispetto ai loro omologhi a benzina. L’obiettivo sarebbe quello di eguagliare il successo della Tesla Model S, che ora vende più dei suoi concorrenti nella classe di lusso negli Stati Uniti. La domanda allora è: di quanto queste vetture faranno abbassare la domanda di petrolio? E quando la domanda di auto elettriche sarà sufficiente a far pendere la bilancia e causare la prossima crisi petrolifera?

In primo luogo abbiamo bisogno di una stima di quanto velocemente cresceranno le vendite.

Le vendite EV lo scorso anno sono cresciute di circa il 60 per cento in tutto il mondo. Questo è un numero interessante, perché è anche più o meno il tasso di crescita che le previsioni di Tesla indicano per le vendite fino al 2020. Inoltre i pannelli solari stanno seguendo una curva simile intorno al 50 per cento di crescita ogni anno e le vendite di lampadine a LED sono in forte rialzo di circa il 140 per cento ogni anno.

Basarsi su questi tassi di crescita potrebbe determinare una previsione molto aggressiva. BNEF ha adottato un approccio più metodico nella sua analisi attuale, considerando l’incidenza dell’abbattimento dei costi dei componenti dei veicoli EV per prevedere quando i prezzi scenderanno abbastanza per attirare l’acquirente medio verso le auto plug-in. Utilizzando il modello BNEF, si raggiungerà il punto di crash del petrolio di 2 milioni di barili di qualche anno dopo, nel 2028.

boom dell'auto elettrica - crollo petrolio

Un nodo resta ancora aperto: l’aumento della domanda di petrolio proveniente dai paesi in via di sviluppo potrebbe superare l’impatto delle auto elettriche, soprattutto se il prezzo del greggio scende a  20$ al barile e si stabilizza su questa soglia.

La sfida è aperta. Aspettiamo che il boom dell’auto elettrica sia una realtà al più presto.

Alla prossima,

Team GAA

Redazione

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