Auto elettriche: stima del punto di pareggio

Auto elettriche: stima del punto di pareggio (break-even point). Quanto tempo occorre attendere prima che la spesa complessiva per un’auto elettrica eguagli quella per un’auto convenzionale.

break-even point
Punto di
pareggio. Visto che molti lettori ci hanno chiesto di affrontare un’analisi – il più possibile esaustiva – delle questioni economiche legate all’acquisto e alla gestione di un’auto elettrica, in questo articolo cercheremo di fornire una stima di quelle che sono (quasi) tutte le voci di spesa legate alla scelta elettrica, mettendole a confronto con quelle di una comune vettura endotermica.

Ribadiamo che si tratta di una semplice STIMA, che può essere soggetta ad errori e che è sicuramente al di sotto del livello di spesa reale, dal momento che non tiene conto di possibili voci di spesa accessorie (quali ad esempio le spese di istruttoria e gli interessi di un eventuale finanziamento) e delle voci di spesa derivanti dalla manutenzione straordinaria (e quindi da possibili guasti, che si possono verificare con probabilità più alta nelle vetture termiche, data la loro maggiore complessità strutturale). Lo scopo è soltanto quello di scoprire orientativamente quando, o meglio dopo quanto tempo, la scelta elettrica eguaglia e comincia a risultare complessivamente più conveniente rispetto a quella che è la soluzione che viene adottata (purtroppo…) dalla maggior parte (per l’esattezza il 55,6%) degli acquirenti di nuove autovetture in Italia, ovvero il diesel. I motori a gasolio sono oggi molto diffusi anche su vetture di piccola cilindrata e vengono scelti sovente anche da persone che usano l’automobile quasi esclusivamente in città.

Il periodo temporale che verrà preso in considerazione è di 10 anni, visto che l’età media del parco circolante nel nostro Paese è di 9 anni e 11 mesi; e come percorrenza media annuale considereremo 15.000 km (per un totale dunque di 150.000 km).

Prima di cominciare, ci teniamo comunque a sottolineare il fatto che guidare un’auto a zero emissioni (scelta che ad oggi viene fatta da meno dello 0,1% degli automobilisti italiani, a causa soprattutto dalla totale mancanza di aiuti statali riservati all’acquisto di vetture con questo tipo di alimentazione, a differenza di quanto avviene in tanti altri paesi più evoluti) è innanzitutto una scelta consapevole, dettata dal desiderio di contribuire a rendere più respirabile l’aria delle nostre città e a preservare le risorse naturali del nostro pianeta a beneficio delle future generazioni.

Fatta questa importante premessa, veniamo alla nostra analisi che prende in considerazione l’allestimento intermedio delle seguenti due vetture, appartenenti al segmento “C” (berline compatte con 5 posti), prodotte dalla medesima azienda automobilistica (la giapponese Nissan), ed ovviamente con alimentazioni diverse: nell’ordine ELETTRICA e DIESEL:

  1. Nissan LEAF 30 kWh Acenta con batterie di proprietà; e
    punto di pareggio - frontale anteriore Nissan LEAF
  2. Nissan Pulsar 1.5 dCi 110 CV Acenta.
    punto di pareggio - frontale anteriore Nissan Pulsar

Di seguito si riportano le caratteristiche principali (ovviamente dal punto di vista della gestione economica) delle due autovetture prese in considerazione.

Nissan LEAF 30 kWh Acenta con batterie di proprietà

  • Prezzo (compresa IPT, PFU e sconti gruppo): 27.000,00 €
  • Prezzo energia elettrica: 0,30 € / kWh
  • Consumo: 17,55 kWh / 100 km
  • Costo per km: 0,0526 € / km
  • Spesa annuale energia elettrica: 789,75 €
  • Spesa annuale bollo auto: 0,00 €
  • Spesa annuale RC auto (migliore offerta di Segugio.it): 340,00 €
  • Spesa annuale tagliando: 70,00 €

Note:

  1. Per quanto riguarda il costo dell’energia elettrica, per i nostri ragionamenti abbiamo fatto riferimento a ad un costo per chilowattora di 30 centesimi di euro, così come avviene per i contratti ENEL nel regime di maggior tutela per clienti domestici residenti con 4,5 kW di potenza impegnata e consumo annuo superiore a 4.500 kWh (quelli solitamente scelti dai proprietari di auto elettriche).
    Tanto per capire le dinamiche di mercato, riportiamo l’andamento del prezzo dell’energia (espresso in centesimi di €/kWh) pubblicato sul portale dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico e riferito alle condizioni economiche di maggior tutela per il consumatore domestico tipo (condizioni economiche di fornitura per una famiglia con 3 kW di potenza impegnata e 2.700 kWh di consumo annuo):

    Punto di pareggio - Andamento Energia Elettrica

    Da questo grafico si evince purtroppo che, negli ultimi nove anni, il costo per l’energia e l’approvvigionamento è rimasto pressoché inalterato, ma quello per i costi di rete, gli oneri generali di sistema e le imposte si è quasi raddoppiato!
    Nel nostro ragionamento, per semplificare le cose e considerata la scarsa diffusione delle stazioni di ricarica pubbliche, prenderemo in considerazione come modalità di ricarica solo ed esclusivamente quella domestica (che rappresenta tra l’altro oltre il 90% di tutte le ricariche attualmente praticate).
    Ovviamente coloro che hanno la fortuna di disporre nella propria residenza di un impianto fotovoltaico – magari con sistema di accumulo – potranno ridurre di molto la spesa per la ricarica della batteria (fin quasi ad azzerarla), oltre a far uso di energie “pulite” potendo fare affidamento così sul binomio ideale auto elettrica e fonti rinnovabili!

  2. Relativamente al consumo, abbiamo utilizzato il valore medio fornito da Spritmonitor.
    consumo Nissan LEAF spritmonitorRicordiamo che Spritmonitor è un database tedesco (ma con interfaccia anche in lingua inglese) dove gli utenti possono registrare le spese vive dei propri veicoli. Oltre ad immettere i dati dei vari pieni (data, chilometraggio, tipo di carburante, litri totali e costo), l’utente può anche immettere i costi del bollo, assicurazioni, riparazioni, gomme ecc. per avere un quadro del costo vivo dell’auto. I visitatori invece possono vedere e confrontare i costi di gestione delle varie auto, che forniscono una figura reale dei consumi e dei costi dell’auto, che, come ben sappiamo, sono molto diversi dai dati dichiarati dalle Case.

Nissan Pulsar 1.5 dCi 110 CV Acenta

  • Prezzo (compresa IPT, PFU e con sconto di circa il 5% per singolo cliente): 21.500,00 €
  • Prezzo gasolio: 1,26 € / lt
  • Consumo: 5,07 lt / 100 km
  • Costo per km: 0,0638 € / km
  • Spesa annuale carburante: 957,47 €
  • Spesa annuale bollo auto: 210,00 €
  • Spesa annuale RC auto (migliore offerta di Segugio.it): 420,00 €
  • Spesa annuale tagliando: 315,00 €

Note:

  1. Per quanto riguarda il prezzo medio del gasolio, abbiamo fatto riferimento a quello pubblicato (alla data di stesura del presente articolo) sul sito de Il Sole 24 Ore (valore self: € 1,259).
    Per chi fosse interessato ad analizzare (per analogia a quanto già fatto per l’energia elettrica) l’andamento del gasolio negli ultimi anni, segnaliamo la pagina sulle Statistiche dell’Energia, a cura del Ministero dello Sviluppo Economico, in cui si riporta appunto il prezzo al consumo del gasolio per auto anno per anno (con IVA e accise che ahimè pesano nell’ultima rilevazione per circa il 62% del totale!). Questa è la rappresentazione grafica delle varie componenti del prezzo del gasolio (espresso in euro per 1000 litri) riferite agli ultimi venti anni.

    andamento gasolio al consumo

  2. Per quanto concerne il consumo di gasolio della Pulsar, per i nostri conti abbiamo utilizzato – come prima – il valore medio fornito da Spritmonitor, che è pari a 5,07 lt / 100 km.

    consumo PULSAR Spritmonitor

Riversando tutti questi dati su un foglio di calcolo e tenendo conto dei seguenti aspetti:

  • aumento generale dei prezzi su base annua del 4,5%; e
  • almeno #3 cambi del treno gomme (costo: circa 600 euro l’uno)

abbiamo ottenuto le seguenti curve (la verde indica la LEAF, la rossa la Pulsar):

break-even point elettrico gasolio

Da questo grafico si evince che, nonostante l’esborso iniziale più oneroso richiesto per l’auto elettrica,  i suoi bassi costi di esercizio (circa 1.200 euro per il primo anno, contro i 1.900 dell’auto diesel: ovvero il 37% in meno) le consentono di recuperare pian piano il “terreno perduto” fino a raggiungere il punto di pareggio della spesa cumulativa al termine del settimo anno.

N.B.: Come già anticipato in precedenza, il punto di pareggio può esser raggiunto molto prima (fin quasi a dimezzare il time frame) ricaricando l’EV con energia auto-prodotta da impianti a fonte rinnovabile.

Dal settimo anno in poi, il divario tra i livelli di spesa complessivi diventa sempre più ampio fino a consentire all’«elettromobilista» di risparmiare – al termine del decimo anno di vita – un totale (teorico) di oltre 3.000 euro.

Ovviamente, più tempo si terrà la vettura (e più chilometri verranno percorsi) e maggiore sarà il risparmio economico assicurato dall’auto elettrica.

Senza contare le tonnellate di CO2 e di polveri sottili NON emesse in atmosfera

Grazie e alla prossima,

Team GAA

Redazione

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Gruppo Acquisto Auto elettriche GAA